martedì 25 aprile 2017

25 aprile 2017


Buon 25 aprile a tutti!

Buon 25 aprile, a tutti, anche a chi non ha capito cosa sia. È una festa, ma non si fanno regali. È una festa difficile perchè la libertà non te la regala nessuno. E l'antifascismo è il regalo più bello che possiamo farci, penso. Perchè antifascismo è pensare con la propria testa, senza prevaricare. E perchè c'è chi è morto, per questo, mica solo per la patria, o per un simbolo. In alto i calici.
Giacomo Rasta Bello

W il 25 aprile!
Silver



25 aprile: 1946 - 2017.... qualcosa è cambiato nel frattempo. Voi che dite?
Pietro Vanessi


Tiziano Riverso


Bella Ciao
Tiziano Riverso

#25aprile
Umberto Romaniello


Buona liberazione a tutti
Moise


Mike Comics


Perazzolli



#vignette #25aprile2017 #25aprile #FestaDellaLiberazione #liberazione #BellaCiao #nonvièfuturosenzamemoria #resistenza #antifascismo
Mario Airaghi



Vauro


il 25 aprile è un dono
Marco Gavagnin



25 aprile
CeciGian




Natangelo


Ciao
Magnasciutti


Makkox per Gazebo


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 Giacomo Ulivi – studente di Parma, antifascista e partigiano – scriveva queste parole in una lettera agli amici alla vigilia della propria fucilazione, a soli 19 anni. Il giovane ragazzo venne fucilato per aver compiuto una scelta, quella della vita partigiana. Con lucidità e consapevolezza – doti che faticheremmo, oggi, ad attribuire a un giovane di soli diciannove anni – esortava amici e parenti a rifare se stessi, a riflettere su ciò che è stato, ad essere consapevoli della responsabilità che ciascuno ebbe nei confronti della storia. “Dobbiamo guardare ed esaminare insieme: che cosa? Noi stessi – scriveva il giovane partigiano. Per abituarci a vedere in noi la parte di responsabilità che abbiamo dei nostri mali. Per riconoscere quanto da parte nostra si è fatto, per giungere ove siamo giunti“.

Impossibile, per Giacomo Ulivi, condurre una vita da scoraggiati. Il futuro, esortava, è nelle nostre mani e nelle nostre azioni, in quello che facciamo e in quello che ignoriamo. “Pensate che tutto è successo perché non ne avete più voluto sapere – esortava Ulivi. Ricordate, siete uomini, avete il dovere, se il vostro istinto non vi spinge ad esercitare il diritto, di badare ai vostri interessi, di badare a quelli dei vostri figli, dei vostri cari. Avete mai pensato che nei prossimi mesi si deciderà il destino del nostro Paese e di noi stessi? Questo ed altro dovete chiedervi. Dovete convincervi, e prepararvi a convincere, non a sopraffare gli altri, ma neppure a rinunciare. Oggi bisogna combattere contro l’oppressore“.
fonte
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Un pezzetto d'Abruzzo nella liberazione dell'Italia!
Ciampi, il ricordo della Brigata Maiella
Brigata Maiella, storia di partigiani che combatterono a fianco di inglesi e polacchi

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